mercoledì 26 ottobre 2011

Il progetto Idrocefalo e Thomas





Questo progetto è stato fatto qualche mese fa, in luglio, esattamente la settimana dall’ 11 al 17, qui in ospedale. Perché ne scrivo solo ora??? Semplicemente perché a tutta sta storia c’è legata una persona: Thomas, che solo in questi giorni sta realizzando un sogno, quello di tornare a camminare. Andando con ordine il progetto, ideato dal dott. Spagnolli in collaborazione con la Provincia di Trento, non è altro che un corso realizzato da un medico trentino (il Neurochirurgo dott. Conti) che insegna a medici locali un’operazione particolare ma allo stesso tempo semplice legata alla patologia dell’idrocefalo. Scusate i termini ma non sono esperto. Questo corso, che ha visto poi rappresentare anche l’assessore provinciale, un funzionario e l’ufficio stampa, è stato totalmente finanziato dalla provincia e risultato un grande successo in Zimbabwe. Infatti ora ben 12 tra chirurghi e anestesisti provenienti da ospedali rurali da tutto il paese, sono resi autonomi nell’operare questa patologia. Prima questi bimbi affetti erano messi in lunghe liste d’attesa ad Harare….e molti non ce la facevano a sopravvivere aspettando così a lungo. Il corso vuole sottolineare una nuova idea di fare volontariato e del bene, che tra il resto noi appoggiamo alla grande, cioè che non si tratta di fare del “volontariato coloniale” ma dare alle persone locali gli strumenti e condividendo il sapere, così da renderli autonomi fin da subito (quello che stiamo provando noi ma con scarsi risultati). Il corso è finito ormai da 3 mesi e già sono arrivate notizie di molti bimbi operati e con successo. Thomas è un ragazzo di Mutoko ricoverato in ospedale dal gennaio 2010 dopo che un gruppo di militari lo gettò fuori da un’auto in corsa per motivi infondati di gelosia. L’incidente gli provocò la mobilità delle gambe e condannato sulla sedia a rotelle. Il dott. Conti, a luglio, lo visitò e diede grosse possiblità a Thomas per tornare a camminare. Così il dott. Spagnolli prepara tutte le carte e sabato 9 ottobre Thomas parte per questo viaggio-speranza a rovereto. È stato operato venerdì 14 e tutto sembra andare a gonfie vele. L’operazione è riuscita e iniziata la fisioterapia si stanno vedendo piccoli segni di miglioramento. Speriamo bene. Qui in Zimbabwe sarebbe stata impossibile una cosa così. Thomas, tra il resto, si è trovato un piccolo lavoro all’interno dell’ospedale. Non potendo pagare la degenza, perché non può lavorare, si sta rendendo utile ed ha imparato dopo mesi e mesi con il dott. Massimo, a fare le protesi dentarie (dentiere). Così ha il suo laboratorio e tutto il necessario per poter far tornare a sorridere e mangiare la gente….durante il periodo in Italia avrà anche la possibilità di fare pratica presso un laboratorio di Rimini…così quando sarà di ritorno (per Natale o gennaio) sarà tutto nuovo di zecca e, sperando che vada bene, sia sulle proprie gambe sia con una professione in mano. Chiunque voglia andarlo a trovare per passare qualche minuto con lui (visto che non conosce nessuno e si trova in un posto nuovo, quasi da solo), mi scriva che vi dico dove andare. (Foto 1: foto di gruppo con i medici e infermieri del corso, il dott. Spagnolli e il dott. Conti e il gruppo della provincia; Foto 2: Thomas nel suo letto di Terapia Intensiva qui in ospedale, con il suo pc noleggiato; Foto 3: Thomas e il dott. Spagnolli; Foto 4: la festa di saluto a Thomas organizzata con danze e canti da parte dello Staff dell'ospedale)

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