mercoledì 25 gennaio 2012

Ringraziamenti





Come abbiamo ringraziato il dott. Carlo, è giusto ringraziare un altro bel po’ di persone che durante quest’anno sono state importanti per noi. Innanzitutto il ringraziamento per eccellenza va al popolo zimbabwiano che ci ha accolto, rispettato e fatto sentire come due di loro. Di certo quindi un grazie particolare ai bimbi del Villaggio S. Marcellino e allo Staff, alle mamme malate di Aids del centro Spagnolli, ai pazienti dell’ospedale e allo staff in modo particolare a Dickson, Kaseke, Chaka, Mapuranga, Cristina, il dott. Rupfuze, mamma Sara, Rosmary, e molti molti altri come Peter e Manguanda. Un ringraziamento va anche alla dott. Pesaresi che, nonostante i suoi quasi 80 anni, lavora qui come un leone tra pregi e difetti. E ci ha accolto a lavorare qui dopo che al villaggio ci avevano detto che non eravamo i ben accetti. Lei è stata sicuramente una delle migliori scuole che abbiamo avuto nella nostra vita. La sua ironia e simpatia, legata alle sue grida e ai suoi modi moooolto particolari non li dimenticheremo mai. Un grazie quindi a Massimo, una persona speciale che ha condiviso con noi questa strada spesso in salita. Forse lo definirei un “sacco da botte di sfoghi” perché poveretto ci ha sempre ascoltati e aiutati, nonostante i grandi problemi che anche lui aveva. Ci spiace che a volte le incomprensioni siano state motivo di discordia, ma forse per queste incomprensioni è nata un’amicizia che non dimenticheremo. Un grazie va a don Vincenzo, che mi sembra strano chiamarlo don. Ogni volta che si andava in capitale era d’obbligo un’uscita insieme o uno stop in nunziatura (grazie a tutti quelli della nunziatura e al Nunzio) per qualche bella ora di divertimento e relax. Ce ne fossero tanti sacerdoti come te, il mondo sarebbe realmente diverso. Un grazie anche a Davide che ha condiviso con noi 4 mesi difficili ma molto belli. E un grazie a tutti i gruppi di Rimini, alla delegazione provinciale di Trento e a tutti quelli che sono venuti a trovarci quest’anno specialmente al dott. Bologna con cui abbiamo condiviso bellissimi momenti. Un grazie a Werner, lo svizzero con un cuore grande. E alla Caterina, che staresti ad ascoltarla per ore. Un grazie va alle suore di Kariba e del centro Spagnolli che ci hanno sempre accolto con grande entusiasmo. E a Sr. Zaveria, semplicemente unica. Un ringraziamento va anche a chi dall’Italia con estrema amicizia ci ha sempre ascoltati, e non ci ha fatto mai sentire soli tenendoci spesso in contatto con lassù: Glauco, Laura, Francesco (checco) Sonia, Elly e Nicola. E ai nostri grandi amici lettori del blog, in particolare Michele e Lorena. Un grazie va anche ai nostri genitori e ai parenti che come sempre “sopportano” queste nostre follie. E infine ringraziamo l’associazione che, nonostante tutto, ci ha permesso quest’esperienza sostenendoci economicamente. Un grazie va a chi ho dimenticato, perché sicuramente qualcuno mi è scappato. OPS! Un grazie va al Signore che ancora una volta ci ha permesso di fare un’avventura meravigliosa. Foto 1 e 2: Leonessa e Leone al Lion and Cheetah Park di Harare; Foto 3: Io e Manu con Dr. Massimo sulla distra, Don Vincenzo sulla sinistra e Davide vicino a me; Foto 4: momento di lavoro con i ragazzi dell'ospedale mentre facciamo il cemento per la piattaforma. Più di 300 cariole di cemento mescolato e fatto tutto a mano.

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