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Ripensando ora alla foto a fianco sorrido. Questa foto l'abbiamo scattata nella casa di Babbo Natale in Alaska alla fine di luglio. Ricordo che quando ho fissato questo "conto alla rovescia" mi è venuto un brivido sulla schiena a pensare a quanti giorni saremmo stati qui....con tanti punti di domanda e nulla di certo, sembrava eterno. Ora fissiamo quella foto pensiamo a quanto veloci sono passati questi giorni....a come questo viaggio si è trasformato in una bellissima avventura senza programma all'inizio e con tanti punti di riferimento ora. Sappiamo benissimo che le persone incontrate sono state fondamentali, quelle che hanno scritto e segnato questo viaggio. Di certo anche questa parte di america, il West, è stato d'aiuto con le sue meraviglie naturali, la sua storia, i colori e sopratutto la parola "civiltà" che qui esiste ancora.
Gli ultimi due giorni sono a San Francisco, una delle rare città che consideriamo "da visitare". Nulla di che, due passi in centro, sistemare i bagagli, fare delle telefonate....insomma tutto tranquillo...anche se dentro siamo perfettamente consapevoli che NON vorremmo prendere quell'aereo. Ma pensando a cosa ci aspetta siamo molto sereni e felici...oltre che fortunati. Un Grazie quindi al Signore che ci ha permesso di vivere quest'avventura pienamente e senza grossi problemi. Grazie a Dave, al Ranch e a tutti i nostri amici di Republic, che hanno contribuito alla realizzazione del nostro sogno. A Sina, Chad, Andy, William....e a tutti quelli che hanno lavorato con noi. A tutti quelli incontrati lungo la strada, nei parchi nazionali e sui sentieri che abbiamo percorso. Ad Amy, Michael, Estella e Bronwin....che ci hanno aiutato, ospitato e insegnato molto. Insomma Grazie a Tutti.
Domani saremo in Italia...e chi ci dirà "ben tornati a casa" risponderemo: "Noi siamo Sempre Stati a Casa"!!!
Aeroporto di Anchorage....è il 26 dicembre e dopo questi giorni è davvero triste partire. Ma fa parte del gioco. Partiamo per tornare a casa da dove in luglio eravamo partiti per iniziare la nostra avventura. Questi ultimi 10 giorni sono stati rilassanti e in compagnia della famiglia di anchorage. Andiamo con ordine: nella settimana dal 13 al 19 abbiamo fatto qualche piccolo lavoretto in casa come costruire scaffali per il garages e aiutato Amy come baby sitter. Ho avuto l'opportunità di camminare molto martedì e tirare con l'arco giovedì. Manu di fare shopping, andare coi pattini da ghiaccio e fare un'ora in classe nella scuola di Estella (la figlia più grande). Si con Amy sono state un'ora e qualcosa più ad aiutare l'insegnante con i "compiti". Perchè qui nelle scuole oltre al "piagiama day" e altre attività ci sono anche gli interventi delle famiglie per stare in classe qualche ora per fare attività insieme. Venerdì infinie mi sono fatto una lunga camminata (circa 30-35 km) tra il centro città, il lungo mare e il ritorno nella lunga old Seward Hwy. Tutto a piedi, tutto così bello tranquillo, bianco e....freddo. Sono partito a - 21 e lungo oceano era mooolto più freddo circa -25 o 26....ma camminando no ghe ne problemi. In tranquillità una decina di ore tra due chiacchere e due foto. Il week end abbiamo costruito il "monkey bar" ovvero un gioco per le bambine come quelli del parco ma all'interno. Davvero divertente, tutto frutto dell'inventiva di Michael. Ah e inoltre Amy ci ha accompagnato al museo (strainteressante) e fatto qualche bella risata inseme tra il Taco King e lo store! Lunedì di relax assoluto, il pomeriggio siamo andati al lavoro di Michael dove c'era una festa per natale. Un pianista per le canzoni e il titolare ha letto la storia di Natale, bellissimo e davvero particolare. Martedì una gran sciata con Michael nelle montagne della Kenai Penisola. Un pò freddo ma vedere queste piste che scendono fino all'oceano sono davvero una meraviglia. Un curiosità è stato trovare sulla seggiovia un uomo (ok qui chiaccheri con chiunque, e tutti iniziano a parlare anche per un secondo ovunque sei) che è nato e vissuto per anni in Zimbabwe. è stato carino scambiare due chiacchere con lui e quando gli ho detto che saremmo andati li si è quasi commosso. Il mondo è piccolo e riserva sempre emozioni.
Attendiamo il Natale in un atmosfera semplice in casa. Fuori le luci delle case sono tantissime a volte esagerate e ovunque ti trovi senti canzoni di Natale. Poi il 23 è arrivato Santa Claus sul camion dei pompieri e tutto il vicinato è sceso in strada. Chi ha acceso il fuoco chi ha portato la cioccolata calda chi i dolci, davvero carino e pieno di luci. Così arriva la tanto attesa vigilia. Le Bimbe sono eccitate per i regali e la mamma di Amy viene con noi per la messa e per passare qualche ora insieme. Davvero una signora gentile. Andiamo alla messa della loro chiesa (protestante). Si tratta principalemte di un concerto del coro gospel della chiesa con qualche intervento del pastore o di persone normali. Molto ben fatto...e per il finale una marea di candele accese. Torniamo a casa e salta l'elettricità. Il riscaldamento è elettrico e fuori ci sono -22. No problem, accendiamo il fuoco e delle candele. L'atmosfera è quasi magica mescolata con il tramonto, la neve e lo stare insieme. La luce tornerà dopo 8 ore....ma i vicini si sono tutti movimentati per aiutare e aiutarsi a vicenda (molte case sono rimaste senza). Chi ha tirato un cavo da una casa all'altra per avviare almeno il riscaldamento, chi ha offerto legna, chi un posto nella propria casa, chi cena....insomma proprio una gran solidarietà e gentilezza da chi magari poteva starsene tranquillo in casa al caldo senza disturbarsi. Nel frattempo andiamo ad una messa cattolica per il Natale. Beh la messa di Natale migliore abbia mai visto, il sacerdote messicano era uno che ne sapeva, allegra e ricca di significato! Finalmente!!! Torniamo a casa, telefonate in Italia e buona notte...in fondo siamo stati i penultimi a festeggiare il Natale....visto il fuso. Il giorno di Natale ha inizio con l'apertura dei regali, e una gran emozione sia delle bimbe che degli adulti...oh Natale si sa è così. Un pranzo semplice tra noi e relax fino le 5. Verso quell'ora sono arrivati la mamma di Amy, una famiglia di Anchorage (lei giapponese) e un amico di Michael. In totale in 12...davvero semplice e bello poter condividere con persone che non si conoscono molto fra loro questo giorno. Serata tranquilla....fino ad oggi. Messa al mattino, prepare i bagagli, un pò di relax e qui...pronti per passare 2 giorni in S Francisco.
Ho cercato di riassumere il più possibile questi giorni difficili da dimenticare....anche se so di aver tralasciato qualcosa. Perchè nella loro semplicità sono stati ricchi di condivisione di esperienze e pensieri. Questa famiglia ci ha ospitato con semplicità e ci ha fatto sentire parte di loro da subito. Le bimbe sono state una compagnia indimenticabile e quanto abbiamo giocato, letto e cantato insieme. Poi Amy e Michael....davvero speciali, aperti con cui si può parlare di tutto e più. Molto religiosi e credenti e questo ci ha arricchito ancora più. Specialemente quando hanno voluto condividere con noi la loro storia....un esempio di forza e di amore infinito. Grazie per quello che ci avete insegnato e non mi riferisco solo all'inglese.
Il Grand Canyon, meta indiscussa di questo viaggio. Il sogno di tanti esploratori di qualche secolo fa....così Grande così maestoso...così pieno di gente. É si 3 anni fa siamo stati nella parte Nord....scelta consigliata per chi vuole stare tranquillo a vedere questa meravigliosa creazione e godersi il panorama. Quest'anno invece puntiamo a Sud, dove la possibilità di trekking è maggiore (anche perchè il nord è chiuso per neve)....infatti arriviamo nel primo pomeriggio e la ressa è tanta. Un sistema di bus gratuiti si muove nel parco ma per noi che stiamo un campeggio e camminiamo possiamo usare l'auto. Cerchiamo informazioni sui sentieri e andiamo dai Ranger per ottenere un permesso speciale per poter star a dormire in fondo al canyon. In novembre è molto più facile trovare posto e quindi senza problemi abbiamo il nostro pass. Il grand canyon a nostro modo di vedere è anche un parco molto organizzato, forse troppo, e quindi meno "libero" rispetto ad altri. Beh è capibile se lasciassero fare tutto quello che si vuole sarebbe un macello! Quindi andiamo al campeggio per piantare la tenda....ma dove???? C'è neve ovunque......Troviamo però uno spazio sotto un albero dove la neve è sciolta....accendiamo il fuoco e per le 8 siamo nel nostro sacco a pelo mentre fuori nevica. Non è molto freddo ma il mattimo è tutto bianco (un paio di cm)! Ore 8 zaino in spalle con tenda e viveri.....pronti a scendere il Canyon. Premessa: a sentire i Ranger e leggere i vari commenti è una cosa impossibile da fare....sono 1600 metri di dislivello che si fanno al contrario cioè prima si scende poi si sale. Quindi in totale sono 3200 metri di dislivello e circa 25 km di strada (km + o -)....e ci chiedono molte volte se siamo sicuri di intraprendere il viaggio (capiamo l'estate con 40 gradi ma ora basta un pò di allenamento). Molti scendono a dorso di mulo e risalgono sempre a sulla schiena di questo simpatico animale. Comunque noi belli pimpanti, e non soli, iniziamo a scendere in mezzo a una bella nevicata e il sentiero ghiacciato si perde tra il bianco della neve, il rosso della terra e il verde degli alberi. Dopo aver rischiato qualche bel rugolone giù per la scarpata, il sentiero inizia pian paino a farsi a gradoni e la neve a calare anche perchè più scendi più è caldo. Il panorama è bellissimo sembra di essere in cima al mondo. Arriviamo in fondo dopo 4 orette con calma, attraversiamo il ponte sospeso sul Colorado e in men che non si dica siamo con le mani nell'acqua di questo fiume tanto "colorato"..infatti qui è rossastro!!! Non si riesce a vedere la cima da dove siamo partiti...è bellissimo indescrivibile...ancor più quando piantiamo la tenda attaccato alla roccia e a un cactus e un sacco di caprioli corrono liberi. In fondo c'è anche un "rifugio"...nulla a che fare con i nostri. Per chi vuole può star a dormire qui in una cabin....noi preferiamo la nostra tenda che ci regala un tramonto nuvoloso ma una notte ricca di stelle illuminata da una splendida luna.
Al mattino colazione energetica, e verso le 8 e 30 riattraversiamo un'altro ponte più a ovest...e rinizia la salita da un sentiero diverso rispetto a quello scelto per la discesa. Infatti per la prima metà di tragitto il panorama resta solo immerso nella valletta...ma quando verso le 11 arriviamo in quota sopra la boscaglia il panorama si esetende dentro al canyon e una giornata limpida attende la nostra salita. Diciamo che come salita è bella tosta paragonabile alle nostre montagne...un pò lunghetta ma ogni passo che fai hai la vista che si perde nel canyon prima e all'orizzonte poi....davvero una gran soddisfazione. L'ultimo miglio è il più complicato sia perchè è abbastanza faticoso, più erto, sia perchè il freddo si fa sentire (-10 gradi) e il sentiero torna ghiacciato dalla nevicata del giorno prima...ma quando si arriva in cima è come in trentino ti dimentichi della fatica e di tutto e si è solo soddisfatti a appagati dello sforzo. Arriviamo in cima alle 14.15....quasi sei ore di salita compresi di foto, pranzo e "gustarsi il panorama"....cosa chiedere di più??? La sera però cediamo a un motel vista la previsione notturna (-20) e il bisogno estremo di una doccia!!!
Sabato 20 siamo sulla strada che da canyonland porta a sud, sul confine Utah-Arizona nella riserva Navajo. Strada già percorsa 3 anni fa e sa di familiare. Le rocce rosse, il sole che picchia anche se Novembre e una calma sulla strada che rilassa la guida ancor di più! Arriviamo nel parco alle 4 di pomeriggio, prenotiamo il campeggio e.....che vista!!! Questo posto è magico, sembra ancora che mille e più indiani siano nascosti tra le rocce e ti osservano....ti senti osservato, ti senti un pò fuori posto....ma alla vista di questa valle "magica" sembra di essere tutti insieme. Qualcosa è cambiato rispetto a 3 anni fa: hanno costruito un hotel. Per fortuna i colori richiamano le rocce e l'impatto ambientale è limitato....ma non rimpiango il mio campeggio e la mia tenda....infatti siamo in 2, noi e un camper! Guidiamo fino al tramonto nella valle tra sabbia e cespugli che volano (rotolano) qua e la per la strada.
I colori sono bellissimi, il rosso del sole con il rosso delle rocce è intensissimo sopratutto poi con il blu acceso del cielo...e una timida luna spunta da dietro le tre sorelle.
Cena in un tipico "ristorante" indiano a base di semplici zuppe indiane (buonissime) e poi al campeggio...che è a picco sulla valle e dormire con questa vista è davvero un sogno. Peccato che il vento fuori sia una cosa mostruosa e non riusciamo neanche a piantare la tenda...quindi i sedili dell'auto diventano il nostro letto, o meglio le nostre poltrone al cinema all'aperto. Al mattino sveglia alle 5, il vento è ancor più forte e riusciamo a malapena a scendere dall'auto per due foto all'alba davvero uniche con il sole che nasce proprio dietro la valle. Decidiamo quindi di rifare la strada bianca (rossa) nella valle prima di dirigerci a Page, ovvero Lake Powell! Un paio d'ore e siamo li....piccolo problema il vento non promette bene e all'orizzonte un temporale è in arrivo. Quindi abbandoniamo l'idea della tenda (anche perchè ci dicono che sono tosti quasi come tornado) e ci rifugiamo in un motel....mentre fuori si scatena l'inferno per ben 10-12 ore continue. Il giorno dopo è dedicato a un'altro parco indiano: l'Antilope Canyon....dobbiamo essere sinceri è costosetto ma ne vale la pena. Sono due canyon, uno a nord e uno a sud. Il nord è largo e più affascinante e si entra in una grotta. Si arriva con un 4x4 dove un indiano ti fa vedere il canyon e ti spiega la geologia e i punti migliori per fotografare. Quello a sud è sotto terra e moolto stretto, non tutti riuscirebbero a passare...con scale metalliche perchè profondo e lungo. Molto semplice e più selvaggio. Ci è piaciuto di più anche perchè meno turistico (bisogna camminare). Davvero bellissime queste pareti lisce e rosse con questi giochi di luci che cadono dall'alto.Il pomeriggio è di relax al Lago Powell....con poco turismo riusciamo ad andare in spiaggia (cosa impossibile 3 anni fa) e farci qualche bella passeggiata. Qui è quasi sempre bello perchè il lago è stranissimo, dentro tutti questi canyon, sembrano tanti fiumi che si incrociano con rocce rosse che emergono. Il lago è enorme impossibile da vedere tutto ed è formato da una diga sul Colorado. Passeggiamo fino al tramonto...i colori sono davvero indimenticabili. Al mattino sguardo alla vista più bella in assoluto (per me) di questo viaggio. Premetto che è stato davvero un casino da fotografare sopratutto perchè tutte le guide consigliano un'orario diverso...e forse ora che ci sono stato ho capito come funziona. Il nome di questo view è Horseshoe bend....non è altro che in un immensa pianura c'è un enorme Canyon....profondo all'incirca 7-800 metri...dove scorre il Colorado. In questo punto il canyon fa una curva stranissima intorno alla roccia formando un ferro di cavallo.....e da qui il nome. Il bello sta sia nei colori blu del cielo, rosso delle rocce e verde del fiume (il colorado ha diversi colori da qui il nome, dipende dove lo si guarda), ma sopratutto nel silenzio della prateria e dal punto dove si guarda giù, praticamente a strapiombo sul burrone senza recinzioni e dove l'aria che sale dal fondo sembra quasi catturarti. Spero che la foto riesca a dire un pò quello che abbiamo provato. Poi giù verso il Grand Canyon....South Rim!
Autostrada del Montana è sempre un piacere percorrerla. Siamo sotto una bella bufera di neve e la strada è bianca. La radio suona country ed il paesaggio è quasi desertico, ma come sempre ha un fascino particolare visto che non è tutto bianco ma a chiazze. Siamo diretti a sud di Salt Lake City, capoluogo dello Utha.
Questi ultimi giorni sono stati ricchi di emozioni e non posso nascondere ancora tristezza e lacrime. Andiamo per ordine....dopo gli accadimenti di qualche settimana fa abbiamo cambiato appunto "datore di lavoro", il figlio di quelli del ranch. E abbiamo lavorato con lui per tutto questo tempo, facendoci conoscere un sacco di gente. Venerdì abbiamo avuto una cena in un posto dimenticato dal mondo dove un anziano suonava il basso e un giovane la chitarra, e il locale chiamato locanda, sembrava appunto come una vecchia locanda, piatto unico di carne e patate, vino e pane. Sembrava di essere in quei film ambientati nei primi 900. Sabato abbiamo lavorato tutto il giorno preparando gli ultimi camion di legna e.....ha nevicato. Al mattino quando ci siamo svegliati era tutto bianco.....7-8 cm di neve. Bellissimo. Lo speravamo tanto prima di partire vedere quel posto con la neve che lo rende molto natalizio.....qui il saluto con molte persone che sono venute fino al ranch per dirci: see you later e non goodbye. E tutti (una decina di persone-coppie) ci han preparato qualcosa chi marmellata, chi sugo, chi verdura, chi carta igenica (sempre utile)....e chi c'ha dato qualche bel dollaro. Insomma una bellissima cosa ed esperienza che ancor più ci ha rattiristito quando domenica mattina siamo partiti alla volta di Spokane dopo aver salutato cavalli e mucche. Consegnato l'utlimo truk di legna, prendiamo l'auto a noleggio e andiamo da un'amica di Dave, con lui naturalmente, che ci ospiterà per questa notte. La casa è meravigliosa, interni da panico, piscina e vista sulla città. Conosciamo un pò di amici vari e via al casinò per una cena a buffet (abbiamo i biglietti per mangiare gratis hi hi). Poi 5 ore di poker, rulette e blakjak. Ok noi abbiamo giocato 20 dollari e siamo venuti fuori con 54...dai non male. Dave ha vinto qualcosa di più....ottimo direi. Lunedì di shopping, e nel gran parcheggio di un mega supermarket salutiamo anche Dave. Penso sia stato il momento più triste del viaggio...e dopo due giorni ci viene ancora un grosso nodo alla gola al solo pensiero e siamo convinti che è così anche per lui, perchè con questa persona abbiamo realizzato una dei nostri sogni. Mi viene difficile anche da scrivere qualsiasi altra cosa...quindi country e via sulla strada innevata del Montana. La neve non cala e gli uccelli volano verso sud.....
Mentre consegnamo la legna facciamo un sacco di conoscenze con i paesani di Republic e molti ci raccontano le loro storie, chi veterano di guerra ma non ti dice nulla, chi è stato cecchino nella polizia, chi ha girato mezza america, chi proviene dall'europa....insomma una valanga di storie diverse. Quello che quasi tutti hanno in comune sono: l'avere come minimo 1 matrimonio finito alle spalle se non 2.....e l'avere dei figli sparsi qua e la piccoli o grandi che sia da altre donne o uomini....e magari ste povere creature sono cresciute con i nonni.....insomma un gran casino. Molte storie avevano quasi dell'incredibile e magari un pò esagerate....ma sapete il mondo è così strano che potrà anche essere. Vi scrivo qui sotto due storie tra le più credibili e significative.
La prima è la storia di Jacq un francese sui 60 anni che vive in un posto meraviglioso. Gli abbiamo portato la legna e dalla sua casa ha una vista su tutte le montagne e il lago sotto....la casa verde e in ordine (si vede che non è americano) e si è trasferito qui una ventina d'anni fa. Questo è quello che mi ha raccontato: quando aveva finito le scuole in Francia non sapeva cosa voleva fare nella vita e dove viveva era un pò monotona. Così per caso ha incontrato un amico che gli ha chiesto: cosa vuoi fare della tua vita?? E Jacq ha risposto "non lo so". Questo gli ha detto "vieni con me e altri 10 amici in Finlandia a costruire una barca?" I genitori di Jacq non erano felici ma lui è partito lo stesso. In 2 anni in Finlandia hanno costruito una barca a vela (se non ho capito male 35 metri e larga non lo so) e in 16 sono partiti dalla Finlandia per girare il mondo. Il lavoro con questa barca era trasportare qualcosa principalmente cibo e per 10-12 anni hanno girato il mondo Asia,Africa, Australia, Sud e Nord America Europa tutto, con questa nave mercantile....Poi tra che le cose son cambiate, leggi e quant'altro e ognuno si è fatto una famiglia con la fidanzata trovate in giro....lui è arrivato qui e ora vende all'ingrosso pesce dell'Oceano Pacifico (non ho capito se ha pescherecci suoi ma mi pare di no)!
L'altra storia è triste ma credibile perchè abbiamo lavorato con questa donna a far legna. Lei è una hippy (ce ne sono parecchi) e fa tatoo e qualche lavoretto qua e la. 3 figli sparsi per l'America e non sposata. Lei non può lavorare perchè porta un handicap...la sua parte destra del cervello non funziona troppo bene perchè suo padre l'ha picchiata quando era piccola danneggiandole la testa. Questo si è ripetuto più volte nella sua infanzia ma lei è fortunata perchè non è morta. La sorella e la madre sono morte per questo durante questi anni.
Lei ci ha detto che ogni tanto tornava a casa ubriaco e pestava (non sempre tutto questo nell'arco di 16 anni finch'è lei è diventata meggiorenne). Così le ho chiesto: "dov'è ora tuo padre?" lei mi ha detto che è morto 2 anni fa per cancro! E io: "ma in prigione o altro?" E lei mi ha detto che suo padre non è mai stato in prigione perchè era un poliziotto.
Due storie completamente diverse ma mi sembrava carino scriverle. E come non dimenticherò mai l'indiano che d'avanti al fuoco parlando degli spiriti degli animali si è girato e mi ha detto: "Follow your dream"!
Torniamo a noi: legna legna legna, Dave mi sta insegnando tantissimo e stiamo anche costruendo un ponte su un torrente (15 metri circa), ho aiutato nel preparare le basi per una casa, fatto uno scavo per dei tubi e costruire recinti. E poi legna e legna. L'unica novità è che manu è andata con lo School Bus, sapete quelli gialli che si vedono nei film, con la vicina di casa di Dave che li guida da 20 anni a portare i bambini a casa dopo la scuola nel pomeriggio. Ormai mancano pochi giorni alla nostra partenza da qui e siamo parecchio tristi perchè è il top è proprio la nostra vita e dopo quello che è successo abbiamo trovato un'accordo per queste due settimane. Ha giusto per farvi capire che è proprio il nostro posto: sabato siamo andati a mangiare al messicano e tra fango e segatura ero in condizioni orribili. Così ho detto, se mi aspettate mi cambio al volo e arrivo. Loro mi han detto se ti cambi passa poi dalla stalla e dal fango così poi dopo puoi venire...alla fine sono andato così "sporco" ma in realtà sono tutti così sempre. Nessuno puzza o altro ma non ci fanno caso se hanno una macchia sulla maglia o se si sporcano...come mi dicono qui devi essere Informale sempre se no non sei amichevole!!!
Giusto per chiudere mezzo paese (ok ho esagerato una decina di persone) si son sbattute per cercarci un posto dove stare trovandoci una casa qui vicino. Questa casa è bellissima e ci potremmo stare gratis anche tutta la vita perchè la usa una coppia di Seattle per i week end e le ferie e vorrebbero che stessimo li così badiamo ai cavalli e alle mucche mentre loro sono a Seattle, continuando il nostro lavoro di taglialegna con Dave naturalmente....questo gesto è stato bellissimo e stanno insistendo ma (a volte mi chiedo se son loro che non capiscono o noi che spieghiamo male....mah :) abbiamo già preso il biglietto per l'Alaska e comunque per dicembre dobbiamo lasciare gli Usa per via della Visa governativa, ma sopratutto noi abbiamo un'altra meta, in africa. Però nella vita chissà meglio non chiudere le porte a nessuno.
Spero di non avevrvi stufato stavolta.....ma questi giorni di lavoro "monotono" sono divertenti e ricchi di sorprese ed emozioni anche perché abbiamo tutte le sere occupate da inviti in paese per cena da varie persone che ci vogliono salutare. Qualcosa di semplice ed è bellissimo (inizio cena 17.30 massimo 18 :)! Intanto ci godiamo le ultime ore mentre stormi di uccelli migrano a sud. Si riesce persino a sentire il battito di ali....un evento magico!